Visualizzazioni totali

lunedì 26 dicembre 2011

Un idea di fondo

Prima della mia “fuga” in lapponia ho svolto per qualche tempo la professione di guida ambientale escursionista nel Parco Naturale della Val’ d’O rcia. 

L’ andar per via non è l’ attività preferita da noi italiani. Si certo, la natura incontaminata, il picnic fuori porta, il barbecue soddisfano la nostra voglia di isolarsi per un pò dal caos quotidiano. Ma siamo anche quelli dell’ avanti c’è posto” e qualsiasi sforzo che vada al di là delle normali azioni quotidiane diviene un a fatica insopportabile. Già, come non essere d’ accordo. Fare i famosi due passi a piedi e per giunta pagando è qualcosa che a noi italiani non va proprio giù. Forse riusciamo a convincerli indorandogli la pillola con titoli evocativi quali “ passeggiate gastronomiche” . “Tour dei vini“ dove l’ assaggio è gratis naturalmente! 

Fare la guida quindi, almeno quella ambientale non è particolarmente remunerativa e se non fosse per quei tre o quattro malcapitati stranieri si potrebbe davvero chiudere i battenti. Come tutte le professioni per lavorare come guida ambientale è pressochè arduo ; bisogna associarsi a tizio e caio e se vuoi fare l'autodidatta diventando libero professionista, pria di guadagnare devi metterti in testa di pagare. Gli iter burocratici in Italia sono lunghissimi e alla fine ti passa pure la voglia e l' entusiasmo.


L' alternativa per me, è stata quella di emigrare. Fare esperienze con altre culture, seguire chi come me aspirarava ad altro. Spagna, Inghilterra, Austria, Svezia. Ho imparato cos'è la disciplina, la professionalità , la passione per il lavoro, per la natura ,e sopratutto trasmettere agli altri nuovi orizzonti a cui guardare.

Così a poco a poco a fianco della profesione di guida ambientale ho acquisito nuove conoscenze.  Non avevo particolari attitudini per lo sport e né per cosi dire provenivo da una famiglia agiata dove tennis, equitazione, golf, e una puntatina a Cortina di tanto ti introducevano nel mondo delle tute firmate e degli occhiali a specchio. 

Provenivo da una famiglia normale , figlia di impiegati dove al massimo potevo permettermi una nuotata due volte a settimana nella piscina comunale.

 

E dopo una vita quasi “normale” la rivelazione : Lo sci di fondo. 



Sono stata un anno in Austria a Seefeld a 20km da Innsbruck dove ho fatto dei corsi e ho conseguito il brevetto. 
All’ inizio direi un po’ traumatico, quando ad es in uno scatto di rabbia ho preso il primo paio di sci di fondo che mi capitava per le mani e mi sono lanciata per un percorso impervio senza pensare di “ sciolinare” cioè di mettere uno strato di cera sotto gli sci prima di partire. Conseguenze traumatiche poiché senza cera lo sci non aderisce al terreno ed è impossibile andare avanti , si scivola troppo e le cadute sono inevitabili. Insomma , durante quel periodo avevo sciato ovunque - in Innsbruck, Seefeld, Lautach -  e facevo persino la collezione dei punti per guadagnarmi la medaglia di bronzo che gli uffici turistici regalavano una volta accumulato un tot di  km sulle piste.  



Per un italiano lo sci di fondo è roba da “schiappe” di quelli “vorrei sciare, ma non posso “. Per i benpensanti ignoranti fare fondo è sinonimo di sfigati non paragonabili alle grandi emozioni ben più tangibili e alla moda dello sci alpino. 
Ho avuto molti clienti  italiani in Svezia che venivano a fare fondo ma sempre con l' anatema degli amici o dei colleghi di lavoro -  ma dove andate? siete matti? a fare fondo,che scemi "

Mi viene da ridere a pensare quanto siamo ridicoli e quanto tutto questo indichi menti piccole e retrogradi. Lo sci di fondo in Svezia è sport nazionale, quasi una ragione di vita. Nel corso degli anni ho avuto il privilegio di conoscere grandi nomi dello sci di fondo Svedese e Norvegese ed è bellissimo e commovente partecipare ai loro allenamenti, alla fatica e allo stesso tempo alla bellezza di questa disciplina. In Italia è uno sport minore, che vale meno che zero, che peccato !! 





Il mio più grande desiderio era quello di portare la nostra nazionale ad allenarsi qui. Ma  non è stato possibile fare nulla. Burocrazia e politica non lasciavano e non lasciano  alternative. 


Una volta imparate le tre o quattro regole fondamentali il fondo è un esperienza fantastica, ti consente una full immersion nella natura , divieni come parte di essa . Senza contare che per le signore e  signorine è un ottimo sistema per risollevare le sorti del sederino e di altri annessi - esigenza – mi sembra -  prioritaria nel mondo reale. 



3 commenti:

  1. A still place with a lot of quiet beauty and activities....i love your idea of 'baptism of solitude'....Seasonal greeting to you!

    RispondiElimina
  2. thanks!! hope to see you up here then :))

    RispondiElimina
  3. i'm a moth burnt by the flames of anything thats 'beautiful'...and here.... the words play with the sunlight and the snow
    redefining whiteness,....
    maybe, the whiteness of solitude in a way i rediscover it with you,
    through the beautiful language that carries me away!

    Wishing you a wonderful New year Redfox! lol!

    RispondiElimina