Visualizzazioni totali

venerdì 23 dicembre 2011

La magia del Natale



La neve, bianca, fresca, farinosa scendeva lentamente ogni notte.


C’era  una strada secondaria proprio dietro 
casa. E’ da li che con la tavola dello snowboard ci piaceva serfare  fino a valle rompendo con le nostre grida il silenzio della notte. Intorno piccole casine residenziali, illuminate da piccole luci proprio come nelle  favole per bambini. 
La notte, in Svezia non è poi così minacciosa. Le finestre delle casesono grandi, generose, accoglienti..I davanzali  sono adornati di passamanerie, candele, ninnoli e licheni essiccati per tenere lontana  l' umidità.  Con l’ arrivo delle festività, sulle finestre si depongono dei candelabri  a sette luci, per celebrare l’ Avvento.


Per strada,  nella penombra delle case illuminate,  è facile intravedere caprioli, daini  che escono  in avanscoperta . Di solito sono gruppetti di  4 – 6  esemplari che silenziosamente si avvicinano alle case.

I vicini lasciano   sempre del foraggio a disposizione per aiutare gli animali nel periodo invernale. 


 Più volte, grazie ad uno stratagemma avevo sorpreso gli animali vicino alle mie finestre e non erano sempre daini.  Per osservarli da vicino avevo fissato una lenza tra due paletti e legato la sua estremità ad una forbice che penzolava all' interno della finestra. Ogni qual volta un animale avesse urtato la lenza la forbice avrebbe funzionato come un campanello d' allarme sbattendo sugli stipiti. Così , quasi ogni notte assistevo al passaggio di daini, cervi, lepri artiche  e una volta mi ritrovai  a faccia a faccia con una volpe enorme che sobbalzò anche lei alla mia vista  e si ritirò nel bosco.

La   sera,c’era  poco da fare. Non c' era nè   Santoro nè Ballarò ad inquietare gli animi  - le uniche incursioni erano quelle degli  gli animali che di notte uscivano  dal bosco   perdendosi  nel buio.

E’ proprio in una notte di quelle  - complice  la neve soffice appena caduta ed una splendida luna - che con lo snowboard  decidemmo   con  alcuni amici  di uscire  a divertirci nella neve fresca.. Passare dall’ Hotel abbandonato -chiamato dai locali ,ghost hotel avrebbe richiesto  un bel coraggio.  Un enorme- casermone.,   con piu di 80 camere chiuso da anni. sovrastava la strada. Ci imponemmo di non guardare attraverso le finestre illuminata dalla luna piena , nessuno di noi aveva in tenzioni di scorgervi  fantasmi o figure sinistre. E figuriamoci se ci avremmo provato !  Ben intenzionati a scivolare giù con lo snoboard sotto il sedere non vedevamo l' ora di prendere velocità.

Alla fine della strada ci accorgemmo che un  gruppetto di persone era radunato intorno ad una piccola casetta di legno . Aveva un piccolo lume centrale. Stavano allestendo la casa del Tomte e da quella sera  gli avrebbero portato da mangiare fino alla fine delle festività natalizie. Vedete, anche la Svezia ha i suoi nani. :)
Questo piccolo gnomoè il protagonista delle notti di Natale. Nella tradizione svedese è amico di tutti i contadini fino a prova contraria.

Ogni fattore ha bisogno di un tomte che protegga gli animali della fattoria che si occupi del foraggio e che dia benessere alla famiglia del fattore, Il tomte pretende poco in cambio. Un po di porridge  ogni sera accompagnato da burro a volontà. Il tomte di solito dorme accanto agli animali , nelle stalle, nell’ aia e sorveglia l’ andamento della fattoria. Se è necessario, nelle notti boreali, il tomte ruba dagli altri vicini un po di cibo per riempire  le mangiatoie degli animali.
 Ma la sua ira è terribile. Se gli manchi di rispetto e non gli dai da mangiare si allontana ed abbandona il fattore e la fattoria al suo destino. E' un tipetto irascibile, permaloso e per un nonnulla va su tutte le furie. Si racconta che la figlia del fattore una volta nascose il burro per fargli uno scherzo.  Il tomte alarmato mise a ferro e fuoco la fattoria, tutti gli animali scapparono dalla paura e il fattore cadde in rovina. Solo dopo pressanti suppliche, scuse e doppie dosi di burro che  il fattore ebbe di nuovo la protezione e  l' affetto del tomte  e la famiglia continuò a vivere felice.
C'è poco da scherzare. Gli svedesi, come i norvegesi che vivono nelle zone rurali, mntengono questa tradizione  e grandi e piccoli non mancano ogni sera di portare fuori nella casa del tomte un po di cibo affinchè sorvegli la casa e i suoi abitatori.
All' indomani della scoperta notturna anche io decisi di costruirmi un piccolo tomte da mettere sulla finestra  Non si sa mai è meglio seguire le tradizioni ed ingraziarsi gli spiritelli.


1 commento: