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venerdì 6 agosto 2010

Moda e metereologia

Che bello, essere in balia del tempo, lasciarsi andare, spogliarsi di tutti i clichè.. oddio i capelli! Prenderò freddo ! Oddio l artrite, i reumatismi, la maglietta di lana. Uscire fuori, magari con la pioggia, io e Ginger lo facciamo spesso. Vestita così come viene, con un paio di galosce ai piedi. L’ erba è così alta che a passarci in mezzo sembra di nuotare a mare, arriva alla vita. Ci sguazzi dentro, in mezzo a fiori dallo stelo lunghissimo e funghi enormi con i puntini bianchi , proprio come nei libri di favole. Certo , il primo impulso è quello di ripararsi addirittura di non uscire .. ma poi scopri che merita davvero. Una cosa che ho imparato è che quando non mi va di fare una cosa, la faccio e di solito questa uscita dall’ordinario mi preserva piacevoli sorprese.
Pensavo..sui malanni di stagione, un business spaventoso, si producono i vaccini, ci vaccinano come il bestiame... in serie. Certo i vaccini sono importanti per le persone a rischio( malati, cardiopatici, personale medico e paramendico) ma anche questa “strategia del terrore” adottata dai mass media per farti sentire malato quando invece sei sano come un pesce mi inquieta non poco. Come mi inquieta la faccia del luminare di turno, di solito esperto in nutrizione che appare in tivvù all’ ora di pranzo. Hai davanti il piatto di pasta, e quello ti parla del fatto che la pasta ingrassare, mangi la carne, e inizia la tiritera sul colesterolo, mangi la mozzarella di bufala o la burrata che adoro, e ti dicono di non abusarne perchè la diossina incombe..insomma qualsiasi cosa mangi, il monito del medico ti perseguita... e giù a fare le analisi del sangue - Oggi ho chiamato mamma al telefono, mi racconta che la tv non fa altro che trasmettere notizie funeste sulla nuova influenza. La gente è preoccupata...tutti invocano al vaccino subito!! Per la gioia di chi sappiamo ( i miei amici addetti ai lavori, non me ne vogliano eh eh)
Dicevo, per ovviare al problema di coscienza ed estetico facciamo questo benedetto salto una volta a settimana, in palestra : una mia amica di londra mi ha riferito che c’è questa moda del “body fashion” cioè del culto del corpo, per cui se non sei in un certo modo non ti prendono nemmeno in considerazione. Da qui sedute estenuanti in palestra, magari certo, con la tutina firmata e la scarpetta da ginnastica in tinta.. un tapis rouland insieme ad altri centinaia di tapis rouland - tutti affannati per raggiungere l ‘ idea del corpo perfetto. Poi certo....la macchina parcheggiata il più possibile vicino alla palestra... non sia mai che debba fare due passi o che mi prenda un aquazzone ! Come diciamo ? avanti c’è posto!!
Un’ altra moda che a me fa sorridere, “ il nordic walking”. Le signore e le donzelle del mio paese, in piena estate, di sera con la tuta alla moda, in pieno centro scorrazzano a passo sostenuto con i bastoncini .. come dire fa molto nord.... ma dico io, ma non sarebbe meglio farlo di mattina, magari in campagna e non in pieno centro cittadino ?


Tra le varie meteorine e colonnelli che ogni giorno vediamo nei nostri teleschermi, la nostra vita ruota intorno a questo dilemma: prendere o no l’ ombrello. Io personalmente lo dimentico ovunque, sul tram, nei negozi, al bar e finisco sempre con il tornare a casa più bagnata di prima. Aggiungiamo al disagio della perdita dell’ ombrello, le raccomandazioni di tutti i mass media a non prendere freddo, indossare la maglia di lana e attenti a questo e quell altro. In inverno, riscaldamento a palla, in estate i condizionatori d’ aria fredda che come dice la parola stessa ti “ condizionano” la vita con irrimediabili torcicollo, ma l di testa ecc
Vivendo i un paese come la Svezia e sotto il circolo polare artico le cose stanno diversamente e non ci perdiamo , come dire, in sottigliezze. Ogni tempo ha il suo fascino e potrei stare per ore a raccontarvi della mie nuove esperienze con la pioggia , le tempeste di neve e del sole sempre alto e accecante in certe stagioni. Ma potrei anche parlarvi del famoso “ buio”; la maggior parte degli italiani si domanda cosa cavolo si fa in lapponia in inverno, quando le ore di luce sono poche. Dicembre e gennaio ad esempio il sole sorge intorno alle 10 del mattino e tramonta alle 14.30 circa del pomeriggio. Quando fa buio, naturalmente si scia, lo sci di fondo di notte è molto bello specialmente se fuori c’è la luna piena. Usiamo anche le torce- tipo quelle da minatore, per intenderci- e si possono vedere un sacco di animali..Spesso, durante il giorno, in vista della serata che trascorreremo fuori, prepariamo una specie di bivacco ( ottimo esercizio per le signorine in cerca di soluzioni per la cellulite), dove in seguito allestiremo dei fuochi e prepareremo qualcosa da mangiare.
. Poi naturalmente sauna, cena e un buon libro per concludere la serata.
Ricevo molte email da parte di molti che vorrebbero visitare questi luoghi ma sono terribilmente spaventati dal freddo. Chi decide di fare un viaggio da queste parti almeno due conti li deve fare, altrimenti sarebbe meglio dirigesse lo sguardo verso altre mete esotiche. Personalmente, più le temperature sono basse è più il fascino di queste zone aumenta. La luce azzurrina, l atmosfera diafana, il paesaggio cristallino , i riccioli di neve e ghiaccio che volteggiano nell aria e ancora l arcobaleno in mezzo al lago ghiacciato, il volo delle pernici bianche nella bassa vegetazione artica lungo le rive dei laghi – chi frequenta la montagna sa di cosa parlo. Qui a dire il vero, non ci sono montagne da scalare, direi è più un paesaggio collinare ma di infinita bellezza. Un deserto, di neve, una sensazione di solitudine assoluta e di pace. I pensieri si fanno più fluidi, ciò che fino ad allora era stato difficile da capire diventa improvvisamente più chiaro. Un continuo a tu per tu con te stesso, su ciò che sei stato e ciò che sei –
Alle soglie dei miei primi 40 anni – a dire il vero tra un anno – farsi un pò di domande mi sembra il minimo indispensabile per incominciare a capire cosa vorrò fare da grande. La lapponia certo, mi sta aiutando a trovare la direzione.. magari ad un passo dal paradiso

1 commento:

  1. io credo conoscere i posti che Luisa ci fa vedere spiega
    Se avessi coraggio
    meno paura del freddo e di qualcosa che non so dovrei essere lassù
    ascoltare guardare udire
    Come un libro letto ed assorbito allora potrei pensare : ho vissuto.
    dario.

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